INCIPIT

Terra autem erat inanis et vacua et tenebrae super faciem abyssi et spiritus Dei ferebatur super aquas (Biblia Sacra Vulgata, Genesis, 1,2)

Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. (Genesi, 1,2)

La tisana universale

Secondo le più recenti teorie il nostro universo nacque circa 30.000.000.000 di anni fa, originato dalla dilatazione di una singolarità1. Immaginiamo che tutta la materia, compressa in un punto unico, detto appunto singolarità, sia stata emanata simultaneamente nel nulla, riempiendolo. Infatti nulla esisteva prima. La materia, pervadendo il nulla circostante, creò così lo spazio, il movimento e il tempo. Lo spazio non esisteva prima, non esistendo nulla per misurarlo, così come il movimento e di conseguenza il tempo. Così iniziò l’universo.

La materia non riempie lo spazio: essa è composta da elementi minuscoli distanti tra loro che ne formano la struttura, legati da forze micro-magnetiche potentissime. Ma tra questi elementi è il vuoto, il nulla, solo una piccola parte dello spazio è effettivamente occupata dalla materia visibile2, gli elementi primi della materia galleggiano nello spazio, lo animano e lo colorano, in un’infusione universale. Infatti l’universo è come una tisana, dove il vuoto è l’acqua calda, e gli elementi primi della materia sono le sostanze che pervadono l’acqua, dando aroma, gusto e colore. E come in una tisana non bevuta gli elementi si muovono e si aggregano in nuove forme di vita cristallina, nello spazio gli elementi si riavvicinano cercando di tornare al loro stato iniziale, dando esistenza al mondo come lo vediamo.

La materia è così, in un certo senso, permeabile, e può essere attraversata nel suo spazio vuoto, da tutto ciò che non occupa spazio. Questo ci apre la via verso innumerevoli possibili esplorazioni.

1) Il nome singolarità è dato ad un punto fisico ove le equazioni perdono significato, dove il tempo e lo spazio non esistono, qualcosa che non si comprende e quindi non si può descrivere.

2) Si ipotizza l’esistenza di un’altra materia non visibile, detta materia nera, che però, sempre secondo l’ipotesi, non sarebbe sufficiente a riempire lo spazio vuoto, ma aumenterebbe in modo considerevole la massa totale delle materie.